Nel corso parleremo di come e perché PMI italiane e Enti del Terzo Settore debbano collaborare al fine di individuare risposte più efficaci a problematiche nuove e alle quali i modelli socio-economici finora utilizzati non sono stati in grado di rispondere.
Occorre un vero e proprio Rinascimento dell’economia globale, una vera e propria rifondazione della cultura d’impresa e della società civile. Le basi di questa economia sono fondate sulla cultura imprenditoriale delle PMI e dei nuovi Enti del Terzo Settore.
La prima lezione vi introdurrà nel mondo della Responsabilità Sociale d’Impresa. Vedremo in che modo questo modello di sviluppo economico e sociale si è evoluto nel tempo e come esso si integra con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda ONU 2030. In particolare, ci soffermeremo sul ruolo-chiave che l'Italia e le sue istituzioni hanno svolto nella creazione di modelli di sviluppo che mettano al centro il benessere dell’umanità, integrando questioni ambientali, economiche e sociali e creando opportunità di lavoro estremamente interessanti.
In questa seconda lazione analizzeremo la situazione sociale ed economica italiana e cercheremo di capire perché in Italia possiamo realmente fare da scuola nella ricerca di nuovi modelli di collaborazione fra imprese ed enti del terzo settore. Valuteremo il livello di co-progettazione tra aziende ed enti no profit utilizzando strumenti analitici ad hoc. Infine, introdurremo il concetto di Create Share Value, grazie al quale l’azienda integra i risultati economici con il progresso sociale creato attraverso le sue attività di business.
Partendo dall'analisi del contesto delle lezioni precedenti, che ci permette di definire quali siano le nuove necessità sociali e ambientali a cui vogliamo rispondere, in questa lezione cercheremo di individuare delle possibili soluzioni. Focalizzeremo l'attenzione su una figura particolarmente strategica, capace di far interagire Aziende, Enti del Terzo Settore e Istituzioni Pubbliche: l'innovatore sociale.
Vedremo come nasce l'innovazione sociale e quali risultati produce nella società, non solo intermini di output (creazione diretta di valore sociale), ma anche e soprattutto in termini di nuove relazioni create, nuovi assetti di governance, nuovo capitale sociale attivato (creazione indiretta di valore sociale).
Infine, presenteremo una buona pratica italiana di innovazione sociale: un esempio di iniziativa aperta alla diversità, alla sperimentazione, al dialogo, capace di stimolare la diffusione di idee coraggiose, visionarie, inclusive.
In questa lezione parleremo delle Società Benefit (Benefit Corporation), un modello aziendale nato per rispondere ai nuovi bisogni della società. A differenza delle società tradizionali, le società benefit integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera, attraverso una forma giuridica virtuosa e innovativa.
Presenteremo le caratteristiche fondamentali di questa forma societaria e analizzeremo i molteplici vantaggi di una più stretta collaborazione fra imprese ed enti del terzo settore, prendendo in esame una buona pratica - ancora una volta italiana - di co-progettazione. Attraverso una partnership virtuosa fra impresa e mondo no-profit è stato possibile ottenere risultati economici per l’azienda e risultati sociali per l’ONG, ciascuno valorizzando la propria professionalità. Grazie a questa tipologia di collaborazione si è ottenuto un “prodotto ibrido” dove tutti ottengono dei benefici: siamo arrivati all’ultimo livello, quello dei progetti per il cambiamento.