In questa pillola di progettazione, estratta dal corso
FONDI EUROPEI PER L'AMBIENTE, vedremo quali sono le
caratteristiche chiave di un progetto LIFE di successo e quali sono gli
errori comuni da evitare.
I 4 aspetti fondamentali di un progetto LIFE
E' sempre molto importante garantire 4 aspetti all’interno di una proposta progettuale:
valore aggiunto europeo in termini di impatti quantitativi e benefici
replicabilità e trasferibilità dei risultati di progetto
sostenibilità a lungo termine del progetto
indicatori di impatto rilevanti
Il valore aggiunto europeo
Il progetto deve fornire un valore aggiunto internazionale in termini di copertura geografica, di scopo e di impatto. Deve cioè affrontare e contribuire a risolvere un problema europeo, anche se con un progetto nazionale. L'applicazione dei risultati progettuali deve essere possibile anche in altri Stati membri dove si verifica la stessa questione. L'idea è quella di creare una soluzione a livello locale, pensando però di esportarla e diffonderla in altri Paesi in modo da produrre il maggior impatto possibile rispetto ai costi sostenuti.
ATTENZIONE: Il valore aggiunto europeo non può essere spiegato solo nella sezione "valore aggiunto europeo", ma deve risultare evidente dalle varie parti del progetto: dal modo in cui sono concepite le azioni, dall'impatto e dal titolo stesso che da subito deve far capire al valutatore la portata internazionale dei risultati che vogliamo raggiungere.
La replicabilità e la trasferibilità
Cosa sono invece la replicabilità e la trasferibilità? Vanno oltre la mera disseminazione dei risultati del progetto e la condivisone delle conoscenze e includere attività di progetto e approcci che hanno come obiettivo facilitare la replicazione e/o il trasferimento dei risultati oltre il progetto stesso in altri settori, in altre aree, in altre regioni e in altri paesi.
ATTENZIONE: c'è un documento obbligatorio che dobbiamo produrre, il Piano di Replicazione e di Trasferimento.
La sostenibilità
Come possiamo dare una maggiore sostenibilità alle nostre proposte di progetto? Innanzitutto, ricordiamo che anche in questo caso si tratta di un aspetto trasversale che non può essere esaurito nella sezione "sostenibilità" del formulario, ma deve permeare tutte le attività progettuali. Deve dimostrare il potenziale di utilizzo dei risultati oltre la sua durata.
ATTENZIONE: dal 2016 sono obbligatori dei documenti che ci aiutano a spiegare come sfrutteremo il progetto. Nei progetti "Ambiente" e nei progetti "Clima" andremo a includere il piano di sfruttamento o Exploitation Plan, come parte del piano after-life, un piano che va elaborato durante la vita del progetto e che spiega come continueremo a produrre dei risultati anche dopo la fine del finanziamento.
L’impatto e gli indicatori
Quali sono gli indicatori di impatto? LIFE da molta importanza agli indicatori di impatto, sia per misurare la performance del progetto che per misurare l'impatto del programma LIFE su scala europea. Anche il programma LIFE, infatti, deve essere costantemente difeso a livello europeo affinché venga finanziato o perché possa aumentare il proprio budget generale. Quindi è necessario che tutti i dati del progetto confluiscano in un unico database che possa rendicontare alla CE quanti risultati ambientali sta fornendo, quanti posti di lavoro o quante persone sono informate sulla politica europea per l'ambiente.
ATTENZIONE: ogni progetto deve monitorare gli indicatori di impatto durante e dopo la fine del progetto: gli indicatori sociali ed economici, come ad esempio il numero di posti di lavoro creati, sono obbligatori per tutti i progetti mentre gli altri cambiano a seconda del progetto.
Errori comuni e suggerimenti utili
Quali sono, quindi, gli errori più comuni nell'elaborazione dei progetti LIFE?
scarsa identificazione e/o povera descrizione della linea di partenza, ossia del problema ambientale (informazioni limitate) da affrontare e dell'area del progetto
mancanza o descrizione incompleta del valore aggiunto del progetto rispetto ad altri progetti in corso
strategia poco coerente che colleghi le singole azioni per raggiungere l'obiettivo definito e affrontare il problema individuato
scarsa o incompleta individuazione e coinvolgimento delle parti interessate nella progettazione e nella realizzazione del progetto. Questo si verifica quando non vengono raccolte sufficienti dichiarazioni di supporto al progetto nella parte A. Altre volte si tratta di una mancanza di un realistico piano strategico di azione che comprenda azioni concrete al di là della diffusione dei risultati e del networking al fine di garantire la replica dell'approccio o degli strumenti in altri contesti
limitata quantificazione dei risultati attesi per cui si indicano i risultati solo in termini qualitativi e non quantitativi mentre abbiamo visto che sono necessari indicatori molto specifici (il file degli indicatori in allegato alla call for proposal va compilato in maniera quantitativa)
inadeguatezza delle attività di monitoraggio che saranno volte a verificare in corso d'opera il raggiungimento dei risultati
basso rapporto qualità-prezzo, budget vago, oppure un progetto costoso per raggiungere risultati scarsi
documento poco dettagliato: vale sempre la regola che più dettagli forniamo meglio è, sia nel budget che nella parte tecnica, sempre tenendo però in considerazione che c'è un limite sul numero di caratteri disponibili e che uno stile asciutto, sintetico, privo di manierismi e aggettivi generici è sempre preferibile.
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